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la Funicolare Vesuviana
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Miracolosamente illeso, forse per la sua felice posizione geografica, rimase invece il Regio Osservatorio Vesuviano, per quanto venne letteralmente sommerso da cenere e lapilli.

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Cenere sull'Osservatorio Vesuviano



Allora, e dal 1903, era direttore dell'Osservatorio Raffaele Vittorio Matteucci, qui ritratto tra gli strumenti del suo lavoro.

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L'osservazione intrepida e costante di Matteucci

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Il Prof. Matteucci nel suo gabinetto di lavoro all'Osservatorio del Vesuvio

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Firma autografa di R.V.Matteucci su cartolina dell'Osservatorio Vesuviano viaggiata il 14 Giugno 1905


Una seconda firma autografa del Direttore Matteucci la ritroviamo anche sulla sottostante cartolina, che presenta inoltre un inedito bollo amministrativo sicuramente in uso presso l'Osservatorio: la dicitura del bollo, infatti, riporta ''Reale Osservatorio Vesuviano'', con lo stemma reale dei Savoia al centro. Personalmente, non sono a conoscenza di altri documenti recanti questo bollo, ma sono certo che fosse d'uso comune, internamente o per siglare fogli di corrispondenza verso l'esterno, all'interno dell'Osservatorio. Non si riesce a fornire una datazione certa d'uso di questo bollo (la cartolina non è nemmeno viaggiata); tuttavia, visto che la cartolina presenta un'illustrazione dell'eruzione del 1906 e che il Direttore Matteucci morì nel 1909, possiamo asserire con certezza che tale bollo venne usato almeno nel periodo 1906-1909.

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Bollo amministrativo Reale Osservatorio Vesuviano e Firma autografa di Raffaele Vittorio Matteucci


A sostegno della popolazione, tra cui comunque l'eruzione seminò 227 morti, furono i cosiddetti ''Eroi del dovere'', ovvero: il Brigadiere Migliardi, il Professor Raffaele Vittorio Matteucci, l'Ingegnere Frank Alvord Perret, e il Capostazione Mormile. Per una maggiore esposizione in merito agli ''Eroi del dovere'', vi consiglio di visitare il bellissimo sito di Tom Gidwitz, www.vesuvius.tomgidwitz.com

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Gli eroi del dovere


La ricostruzione avvenne con una certa lentezza, normale in queste occasioni, ma forse anche più celere di recenti esempi di ricostruzione post-terremoto: il sottostante avviso a comparire con cachet privato del Consorzio per Mutui ai danneggiati dal Vesuvio del 1906, con sede in Via S. Giacomo n.6 - Napoli, è datato infatti 25 Novembre 1907, ovvero un anno e mezzo dopo l'eruzione, segno che molto rapidamente era stato costituito un consorzio ad hoc e che l'elargizione dei fondi per la ricostruzione era già stata avviata.

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Avviso a comparire con cachet del Consorzio per Mutui ai danneggiati dal Vesuvio del 1906, datato 25 Novembre 1907


Il periodo a cavallo dell'eruzione del Vesuvio del 1906 è un periodo ancora molto controverso per gli studiosi di storia postale, a causa della presenza di un annullo che, all'apparenza, presenta tutti i canoni nel normale, classico, annullo postale. Si tratta di un tondo-riquadrato con datario e con dicitura ''Vesuvio ° (Napoli) °''.



La particolarità di questo tondo-riquadrato è, a parte la sua fattura decisamente postale, il fatto che su ogni cartolina rinvenuta esso annulla sempre il francobollo, e dato che sembra improbabile l'errore l'unica spiegazione è che fosse realmente postale. Personalmente non conosco molte cartoline con questo annullo, anzi per la precisione ne conosco solo sei, quattro in mio possesso, le altre due appartenenti a collezione privata, e su tutte questo tondo-riquadrato annulla, con doppia impressione, il francobollo.

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Tondo-riquadrato Vesuvio del 25 Ottobre 1906


Data la rarità di rinvenimento di questo tondo-riquadrato, su di esso è possibile soltanto formulare delle ipotesi, smentibili in qualsiasi momento. Io stesso, con un nuovo ritrovamento, ho smentito un mio precedente ragionamento. Inizialmente, infatti, avevo sempre rinvenuto questo annullo in un periodo breve e particolare per la storia postale dei luoghi, ovvero dal Settembre 1906 al Febbraio 1907, ed avevo attribuito tale periodo d'uso ad una probabile istituzione di un ufficio temporaneo o mobile che servisse i comuni disastrati.

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Tondo-riquadrato Vesuvio del 6 Settembre 1906

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Tondo-riquadrato Vesuvio del 18 Febbraio 1907


Più avanti ho ritrovato la sottostante cartolina, con lo stesso tondo-riquadrato che riporta la data del 14 Giugno 1905, quindi quasi un anno prima dell'eruzione del Vesuvio. E' quindi chiaro che tale annullo nulla ha a che vedere con la medesima eruzione. Cercando quindi un elemento comune alle cartoline rinvenute, ho potuto osservare come 4 su 6 ritraggono sull'illustrazione l'Osservatorio Vesuviano. E' quindi possibile formulare l'ipotesi che intorno al 1905 le Regie Poste avessero istituito presso l'Osservatorio un Ufficio Postale, e che tale ufficio postale, per pura coincidenza, ebbe la fortuna di operare dopo l'eruzione del 1906 proprio in ragione del fatto che l'Osservatorio venne risparmiato dalla lava. Questo tondo-riquadrato sarebbe quindi un vero e proprio annullo postale a tutti gli effetti.

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Tondo-riquadrato Vesuvio del 14 Giugno 1905


L'ipotesi sopra formulata non ha, però, riscontri nei documenti e nelle varie pubblicazioni consultate, e rimane pertanto un'ipotesi da confermare o smentire successivamente: al momento, mi sembra, comunque, la più plausibile. Faccio infine notare una particolarità della sovrastante cartolina: come si può infatti notare, a differenza delle altre mostrate più in alto, su questa cartolina del 1905 è contemporaneamente presente il tondo-riquadrato Vesuvio ed il tondo-riquadrato Resina, e dato che la cartolina non è indirizzata a Resina bensì ad Eboli forse l'ufficio di Resina si sentì in obbligo di confermare la sua presenza con un annullo aggiuntivo o di transito.



Come già detto, l'eruzione del 1906 distrusse completamente gli impianti e le vetture della Funicolare. In particolare, ebbe poco fortuna una nuova vettura che era stata inaugurata nel 1905 e che poteva trasportare sino a 18 passeggeri (6 per scomparto: era addirittura indicato sulle porte), più altri 6 sulle piattaforme; ai lati, erano presenti le scritte ''Thos Cook & Son'' e ''Ferrovia Vesuviana''.

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Carrozza Funicolare in uso dal 1905 al 1906


Anche il nuovo impianto realizzato nel 1904 per far fronte al gran flusso di turisti ebbe poco fortuna per lo stesso motivo. In particolare, l'impianto che rimase in funzione dal 1904 al 1906, consisteva in un unico binario che si sdoppiava per un breve tratto; in questo piccolo tratto avveniva l'incrocio delle vetture. Inserisco due ingrandimenti delle sottostanti cartoline per mostrare meglio quanto sopra asserito.

   

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Impianto del 1904-1906 con tratto sdoppiato per l'incrocio delle vetture

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Incrocio delle vetture sul tratto sdoppiato


La ricostruzione degli impianti avvenne con una certa lentezza perchè fu anche l'occasione per rimodernarli, costruendo una nuova funicolare elettrificata che avanzava per semplice aderenza, ma ancora trainata da funi. Le nuove vetture potevano trasportare sino a 16 passeggeri più altri 8 in piedi.

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Nuova vettura elettrica con pantografo

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Sequenza di avvicinamento della nuova vettura elettrica


Il nuovo impianto con le nuove vetture venne inaugurato nel 1909 e fu progettato dall'ingegnere Enrico Treiber. L'impianto consisteva in un unico binario di partenza che si sdoppiava ad un certo punto per consentire l'incrocio delle due vetture.

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Incrocio delle nuove vetture I e II


Sdoppiamento del tratto unico (foto 9.3 x 6.3 cm)


Inoltre, il nuovo impianto presentava una lunghezza maggiore (822 metri) che in precedenza in modo da diminuire le pendenze (ridotta al 55%) e quindi l'energia necessaria per la salita: in particolare, possiamo osservare i due tratti rettilinei a singolo binario.

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Impianto della Funicolare in uso dal 1909 al 1944


Nella sottostante cartolina possiamo osservare, invece, il tratto terminale del nuovo impianto, che presenta una grande curvatura al fine di diminuire le pendenze. Questo impianto rimarrà in funzione sino al 1944.



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Curvone terminale del nuovo impianto della Funicolare in uso dal 1909 al 1944


L'elettrificazione delle vetture consentì alla Cook's l'organizzazione di corse anche serali/notturne. La sottostante cartolina doppia pubblicitaria riporta nella descrizione quanto asserito. Le corse si effettuavano dal 15 Maggio al 15 Settembre.

       Zoom


Cartolina pubblicitaria della Thos Cook & Son in 4 lingue - Particolare descrizione corse notturne


Nella sottostante cartolina un occhio disattento riconoscerebbe un normalissimo panorama in notturna di Napoli, tra l'altro anche abbastanza sfocato. Per noi è invece un'immagine molto importante in quanto l'unica da me conosciuta che ritragga l'impianto della funicolare illuminato, di notte.

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Impianto della Funicolare illuminato, in notturna

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ultimo aggiornamento: 07/06/2007 ©2007 Marco Occhipinti - Tutti i diritti riservati - crediti